riflessioni di una vacanza di fine agosto
nella mia casetta al mare tutto è uguale a tre anni fa, tranne qualcosa di abbastanza irrilevante come un letto in meno nella camera mia e di mio fratello che è stato ora sostituito con una scrivania e un mobile in più in soggiorno.
per il resto tutto è rimasto quasi identico... addirittura se apro l'armadio ritrovo quei cappellini che timidamente portavo sulla testa a coprire la calvizie, perfino un vecchio block-notes che racchiude ancora una vecchia frase scritta da me quando mi era impossibile parlare a causa di mucositi varie che mi procuravano davvero tanta sofferenza: "mamma non riesco a mangiare oggi, anche l'omogenizzato mi brucia, faccio fatica a deglutire, chiama l'ematologia".
tutto è rimasto immutato ma la mia vita no, la mia vita grazie a Dio non si è fermata ma ha continuato ad andare avanti, oggi provo quei cappellini e mi stanno stretti perchè chiaramente il volume dei miei ricci è aumentato a dismisura soprattutto ora che ho deciso di lasciarli crescere lunghi, non ho più 16 anni, mi sono diplomata e sto per iniziare l'università, posso tornare tranquillamente a prendere il sole e abbronzarmi come prima, riesco a giocare a racchette senza cadere morta di stanchezza sulla spiaggia dopo un tiro e mezzo, guardo quella scritta e mi decido a strapparla.
la mia vita sta andando avanti, certi ricordi rimangono purtroppo ben impressi nella mia mente ma se prima avevo paura anche solo a programmare ciò che avrei fatto la giornata successiva, oggi penso al futuro che è la cosa più bella.
tante cose mi ricordano la malattia e sono li, a casa mia. a partire dalla parrucca, il mio peluche Gaspare chemio, le foto sul giornale riguardo all' intervista sul blog, il blog stesso, le foto con le mie compagne/i di avventure, i video intervista per il comitato maria letizia verga... tantissime altre cose compresa la frase sul block-notes e i cappellini. ad un primo momento viene un groppo in gola ma subito dopo ti dici: chissenefrega.
sono qui, dopo TRE anni, soddisfatta della vita, della mia vita.
c'è una frase in questo tuo post che più o meno ho scritto anche io, parlando del futuro e della paura di usare questa parola , azzerata nel momento stesso in cui mi è stato detto di avere un cancro. Ora , in questo momento posso iniziare a pensarci al futuro e a riprendermi la Vita. Proprio come stai facendo tu ...
RispondiEliminaAnnamaria
si, arriva un momento in cui ci accorgiamo che quello che abbiamo passato appartiene ad un tempo piu o meno lontano e ci vuole del tempo, io stessa all'inizio ne parlavo tanto perchè sentivo il bisogno di farlo, restavo legata a tutto il mio percorso e non me ne accorgevo. ora invece ho imparato a conviverci, a lasciare che ogni tanto tutto torni a galla ma anche ad andare avanti. questa è la cosa più importante cara Annamaria, arriverà anche per te questo momento e ti sentirai indubbiamente più felice e spensierata
EliminaDebora