Quando hai avuto un linfoma e devi salvaguardare il davanzale... e la tiroide
Negli ultimi 6 anni, i controlli di routine che ho fatto ciclicamente per controllare la malattia, avevano lo scopo di rilevare un'eventuale recidiva e questo comporta puntualmente, soprattutto all'inizio del percorso, una costante paura e ansia che al controllo stabilito, potesse risultare qualcosa di "anomalo".
l'anno scorso ho effettuato l'ultimo di questi controlli che avevano lo scopo di monitorare l'andamento della malattia e tra qualche mese inizierò a sperimentare una nuova modalità di follow up:
è noto che determinate terapie possono portare con il tempo ad effetti collaterali tardivi, in special modo mi riferisco alla radioterapia che nel mio caso, ho fatto nella zona del torace e del collo
ricordo che all'epoca, quando mi posizionavano sul lettino della radioterapia, sentivo i tecnici che mi dicevano: "allora abbiamo già fatto 8 sedute senza schermatura alla tiroide, ora ti metteremo una schermatura in piombo"
e questo aveva ovviamente lo scopo di ridurre possibili effetti collaterali a livello tiroideo solo che ovviamente all'epoca non pensi minimamente agli effetti collaterali tardivi. io pensavo solo a debellare quella cosa che mi stava invadendo e ad evitare i più odiosi effetti collaterali momentanei alla terapia.
ricordo anche la mia ematologa e radioterapista che mi avevano avvisata sull'aumentata probabilità di sviluppare secondi tumori come quello della mammella e del polmone. anche lì, sono cose che senti dire ma quanto me ne fregava veramente al momento? la priorità era altro.
oggi invece mi ritrovo con una ricetta rossa in mano a dover prenotare una ecografia mammaria e una ecografia della tiroide
basta ecografie ai linfondoi del collo, basta rx del torace. ora la priorità non è più controllare l'andamento della malattia ma controllare possibili effetti tardivi.
ma come? mi fa strano davvero farmi controllare le tette. insomma, anche a livello psicologico, ho passato anni a immaginare letteralmente la malattia che abitava il mio collo e il mio torace che al momento non riuscirei proprio a collegare i pezzi e a rendermi consapevole del fatto che al prossimo controllo una sonda ecografica passerà su una quarta abondante alla ricerca di tessuto mammario "anomalo"
mi fa strano davvero entrare nell'ottica che forse quella famosa autopalpazione così importante per noi donne, dovorò inziarla un pochino prima del previsto, per scrupolo.
mi fa strano come improvvisamente non abbia più l'ansia del ritorno della malattia ma l'ansia di possibili effetti tardivi.
quegli effetti tardivi che magari non avrò mai nella vita ma che intanto.. la possibilità esiste.
quegli effetti tardivi a cui non pensi mai per anni perchè "tanto sei ancora nel pieno dei follow up dei famosi 5 anni".
quegli effetti tardivi di cui ti rendi conto solo quando la tua ematologa ti piazza in mano un foglio con una serie di esami da effettuare per l'anno dopo dicendoti: "hai solo 22 anni, sei giovane è vero, ma è meglio inziare da subito a salvaguardare il tuo seno e la tua tiroide"
quanto è odioso spesse volte rendersi conto di come certe terapie ti abbiano salvato ma al contempo possano essere potenzialmente così pericolose.
è vero che nella vita di un lungo spravvivente al cancro, non sempre si manifestano secondi tumori ma diciamocelo, il pensiero a volte c'è perchè esiste il rischio seppur piccolo.
è come quando sul foglietto illustrativo dei farmaci leggete di strani effetti collaterali che vi spaventano a morte e ovviamente pensate:" vabeh non per niente si chiama bugiardino, figurati se mi può venire una roba del genere"
però la possibilità esiste. a quella persona/ a quelle persone è capitato e un po' ve la fate sotto lo stesso, ditelo.
diciamocelo che dopo avere ingerito quella benedetta pastiglia restiamo a sperare che non ci succeda qualcosa di strano.
l'anno scorso ho effettuato l'ultimo di questi controlli che avevano lo scopo di monitorare l'andamento della malattia e tra qualche mese inizierò a sperimentare una nuova modalità di follow up:
è noto che determinate terapie possono portare con il tempo ad effetti collaterali tardivi, in special modo mi riferisco alla radioterapia che nel mio caso, ho fatto nella zona del torace e del collo
ricordo che all'epoca, quando mi posizionavano sul lettino della radioterapia, sentivo i tecnici che mi dicevano: "allora abbiamo già fatto 8 sedute senza schermatura alla tiroide, ora ti metteremo una schermatura in piombo"
e questo aveva ovviamente lo scopo di ridurre possibili effetti collaterali a livello tiroideo solo che ovviamente all'epoca non pensi minimamente agli effetti collaterali tardivi. io pensavo solo a debellare quella cosa che mi stava invadendo e ad evitare i più odiosi effetti collaterali momentanei alla terapia.
ricordo anche la mia ematologa e radioterapista che mi avevano avvisata sull'aumentata probabilità di sviluppare secondi tumori come quello della mammella e del polmone. anche lì, sono cose che senti dire ma quanto me ne fregava veramente al momento? la priorità era altro.
oggi invece mi ritrovo con una ricetta rossa in mano a dover prenotare una ecografia mammaria e una ecografia della tiroide
basta ecografie ai linfondoi del collo, basta rx del torace. ora la priorità non è più controllare l'andamento della malattia ma controllare possibili effetti tardivi.
ma come? mi fa strano davvero farmi controllare le tette. insomma, anche a livello psicologico, ho passato anni a immaginare letteralmente la malattia che abitava il mio collo e il mio torace che al momento non riuscirei proprio a collegare i pezzi e a rendermi consapevole del fatto che al prossimo controllo una sonda ecografica passerà su una quarta abondante alla ricerca di tessuto mammario "anomalo"
mi fa strano davvero entrare nell'ottica che forse quella famosa autopalpazione così importante per noi donne, dovorò inziarla un pochino prima del previsto, per scrupolo.
mi fa strano come improvvisamente non abbia più l'ansia del ritorno della malattia ma l'ansia di possibili effetti tardivi.
quegli effetti tardivi che magari non avrò mai nella vita ma che intanto.. la possibilità esiste.
quegli effetti tardivi a cui non pensi mai per anni perchè "tanto sei ancora nel pieno dei follow up dei famosi 5 anni".
quegli effetti tardivi di cui ti rendi conto solo quando la tua ematologa ti piazza in mano un foglio con una serie di esami da effettuare per l'anno dopo dicendoti: "hai solo 22 anni, sei giovane è vero, ma è meglio inziare da subito a salvaguardare il tuo seno e la tua tiroide"
quanto è odioso spesse volte rendersi conto di come certe terapie ti abbiano salvato ma al contempo possano essere potenzialmente così pericolose.
è vero che nella vita di un lungo spravvivente al cancro, non sempre si manifestano secondi tumori ma diciamocelo, il pensiero a volte c'è perchè esiste il rischio seppur piccolo.
è come quando sul foglietto illustrativo dei farmaci leggete di strani effetti collaterali che vi spaventano a morte e ovviamente pensate:" vabeh non per niente si chiama bugiardino, figurati se mi può venire una roba del genere"
però la possibilità esiste. a quella persona/ a quelle persone è capitato e un po' ve la fate sotto lo stesso, ditelo.
diciamocelo che dopo avere ingerito quella benedetta pastiglia restiamo a sperare che non ci succeda qualcosa di strano.
Salve, anche mia moglie combatte con un tumore da quasi 2 anni, linfoadenopatie. Leggendo questo tuo post mi rendo conto che anche le sedi della malattia sono uguali....
RispondiEliminaUn saluto da Dante, mi piacerebbe poterti contattare.
Mi dai un recapito? Di qualsiasi genere.
Grazie anche se dirai di no.
carissimo Dante, puoi contattarmi al mio indirizzo mail marchesidebby@virgilio.it
EliminaTi ho scritto. Grazie
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