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momenti brutti

Mi sforzo di essere forte, mi sforzo di essere una delle tante ragazze che vivono la gioventù cosi come viene, questi vent'anni spavaldi e felici.
Mi sforzo ma non è da me, sono settimane che sto male e piango, tutto perchè una stupida persona mi ha trattata come lo zerbino di casa, facendomi sentire in colpa quando una colpa non la avevo.
odio chi gioca con i sentimenti degli altri e poi ha sempre la sicurezza che cambiando idea, possa essere nuovamente a disposizione.
chi mi fa del male non merita assolutamente di fare parte della mia vita.
ma sapete qual'è la cosa ancor più schifosa di tutto questo?
che oltre alla rabbia rimane l'amore di fondo, quello che ti frega e che vorresti maledire perchè ti offusca la razionalità.

io sono sempre stata cosi razionale, forse anche fin troppo, invece adesso mi ritrovo a dover rimettere in ordine i brandelli della mia vita e lo so che dovrebbe essere semplice dopo tutto quello che ho passato ma paradossalmente è più difficile.
più difficile perchè dopo il tumore vorresti solo che tutto vada a gonfie vele, senti di meritarti solo il meglio dalla vita, inizi a cambiare, a dare tanto alle persone perchè è cosi che vuoi essere vista: come una ragazza che lascia il segno nella vita altrui.
poi incontri persone sbagliate che assorbono il meglio di te, assorbono la tua vita prendendosi tutto senza darti in cambio nulla se non un amore che con il senno di poi, era forse "malato".

ragioni, la notte non dormi, ti tranquillizzi perchè dici: "è cosi che doveva andare", poi ti risvegli nel cuore della notte piangendo e capisci che nella tua persona deve esserci una sorta di meccanismo bipolare per cui una volta parla la tua razionalità e una volta parla il tuo cuore.
e quando parla il cuore, diventi un po' la rovina di te stessa, ti alzi dal letto, gli occhi gonfi e il tuo fisico un po' più magro.
ti guardi e dici: "ma che cazzo sto facendo"

cerchi di distrarti uscendo con i tuoi genitori o le tue amiche poi arriva la sera e il circolo vizioso si ripete.

sta mattina mi sono alzata e ho capito che  per cosi tanto tempo, la mia vita, la mia persona è stata disintegrata e rovinata da un  egoista in grado solo di pensare a se stesso, una persona che prima che con gli altri dovrebbe prima imparare a stare bene con se stesso.
ed è li che ho capito che potrebbe servirmi un piccolo aiuto psicologico perchè la dove non riesci proprio per niente a vedere le cose dall'ottica giusta ma continui a vederle solo e soltanto COME LE VUOI VEDERE, capisci che è arrivato il momento di rimettere in ordine la tua vita e se non ce la fai da sola, non devi vergognarti a chiedere aiuto.
per orgoglio ho già evitato di farlo durante la malattia e non è stata una buona idea perchè molte cose purtroppo me le porto dietro da allora e sono un po' le conseguenze di come mi sono sentita.

sento che nella mia vita sta cambiando qualcosa e non voglio assolutamente che sia un cambiamento negativo.

D'ora in poi la Debora forte che conoscevate, si farà sempre più fragile e minuscola, schiacciata dal dolore ma anche questo servirà poi a farmi sbocciare nuovamente e farmi tornare la persona che ero prima, anzi migliore.


Commenti

  1. Credo non ci sia nulla di male nel farsi aiutare da uno specialista quando ne abbiamo bisogno. L'ho imparato con l'esperienza del cancro: gli oncologi sono attenti alla malattia , ma altrettanto attenti all'aspetto psicologico . Questo mi ha fatto capire che non sia poi così strano aver bisogno di un supporto psicologico nella malattia e anche dopo quando per altri motivi nella vita si ha la necessità di rimettere insieme i pezzi del puzzle della vita. Ho incontrato anche io persone che mi hanno fatto soffrire, forse ora siamo più sensibili , siamo più disponibili a dare incondizionatamente e non sempre troviamo persone disposte a fare altrettanto, anzi forse sono pure egoiste prendendo senza dare. La vita è questa. Dura. Fatta di incontri di persone speciali, ma anche di persone che di speciale lo sono solo in negativo. Dovrai lavorare un pò su te stessa ma ce la farai, ce la faremo, mi ci metto anche io seppure più grande di età di te, sto facendo un cammino per riprendermi la Vita e sbocceremo e saremo delle persone, io non so se sarò migliore ma sicuramente persone diverse. La sensibilità che c'era "prima" ora è amplificata, di questo ne sono sicura.
    un abbraccio per tutto,

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    1. E' vero AnnaMaria, probabilmente siamo noi a voler dare sempre molto e purtroppo non tutti hanno la sensibilità di capirci davvero, anche quando lo credevamo possibile.
      in questi giorni sto davvero facendo i salti mortali per rimettere in piedi la mia vita e sono sicura di poterci riuscire, iniziando martedi prossimo con la prima seduta dalla psicologa del mio reparto pediatrico.
      non sempre i cambimenti negativi portano con se conseguenze negative. spesso sono solo l'inizio di un nuovo percorso sereno e appagante.
      un grande abbraccio

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