non siamo persone con un'etichetta sulla fronte. siamo solo (ex) malati di cancro.
oggi sono veramente arrabbiata, furiosa, incazzata mettetela come volete.
in tre anni di conoscenza con il cancro, di gente che evidentemente e per fortuna o sfortuna secondo i punti di vista non è mai entrata in contatto con realtà come la mia e che imperterrita continua a prendere per il culo, criticare, invidiare chi sta o è stato male, ne ho viste tante.
ma oggi, oggi ho evitato per un pelo di prendere una persona per i collo e imbattermi in una rissa tra donne.
non ho mai sopportato chi dice che noi (ex) malati di cancro siamo vittime e che cerchiamo solo compassione dagli altri, mi stanno sulle palle le persone che dicono che siamo gente come altra e che non dovremmo ritenerci speciali, sono stanca di chi dice che dopo avere avuto un cancro si deve fare finta di niente vivendo nell'ombra senza più parlarne COME SE UNA COSA DEL GENERE POTESSE ESSERE ACCANTONATA NEL DIMENTICATOIO, sono stanca di avere paura di raccontare la mia storia a certe persone che potrebbero "etichettarmi" come quella sfigata che a 16 anni ha avuto un tumore e si è rovinata l'adolescenza. sono stanca di far finta che ora stia da Dio e sia finito tutto per il meglio quando sono la bellezza di tre anni che aspetto il fatidico 2015 per dichiararmi guarita, sono stanca di chi dice che bisogna smetterla di pensare al passato. mi sono rotta le palle della gente ignorante che ti pone un'etichetta con la scritta"ALT, (ex) malata/o di cancro, alla larga" e po ti butti via in un cassonetto. soprattutto ne ho piene anche le palle perchè affermare cose simili vuol dire anche non portare rispetto per chi a causa di quella malattia ora non c'è più.
sapete, vorrei far capire a certa gente che essere una ex malata di cancro vuol dire portarsi addosso il peso di un periodo veramente brutto ma avere costantemente e sempre il sorriso sulle labbra, vuol dire ripensare al passato non solo piangendo ma anche facendosi scappare un sorriso ogni tanto, significa stare male davvero quando qualcuno a cui tieni se ne va per la stessa infida e bastarda malattia ma vuol dire anche vivere il triplo ringraziando di essere quella percentuale che invece ce l'ha fatta ed è qui. anche se questo a volte significa fare i conti anche con con certe situazioni e persone del genere.
significa ritenersi persone uguali alle altre ma sentirsi un po' speciali dentro, significa rendersi conto, a 19 anni di avere una mentalità sicuramente migliore dei coetanei che pensano solo alle stronzate.
vorrei dire a queste facce di merda schifose che non sempre la vita va come vogliamo noi, che anche quando pensi di essere nel periodo più bello e felice della tua vita, quando cominci ad avere le prime soddisfazioni con le amicizie, lo sport, la scuola, può arrivare qualcosa di molto brutto a bussarti alla porta.
ed è li che si capisce di che pasta è fatta una persona. è li che si capisce davvero il valore e l'importanza della vita. quell'importanza che persone come te, mia cara deficiente, non sanno dare. sempre intente a pensare solo e soltanto alla scuola e a sputtanare la gente che ti sta intorno.
sappi che persone come te nella vita combineranno ben poco.
anzi ti dirò di più, io sono felice di essere un ex malata di cancro perchè a differenza tua sono una persona speciale. ( uguale a tutte le altre sia chiaro ma speciale dentro) a differenza tua ho provato per davvero cosa significhi avere la vita in bilico e non pensare solo a preoccuparsi di un voto a scuola o di essere sempre la più brava in tutto.
sarai pure la più brava in tutto ma sei una grandissima merda dentro. sappilo.
detto questo, ti porterei volentieri a fare un giro in emato-oncologia apposta per farti sentire uno schifo e farti pentire amaramente di tutto quello che alle mie spalle, sei venuta a dirmi. ti farei fare un bel giro.. per vedere da vicino la sofferenza che ho passato, quella stessa sofferenza che tu hai sminuito e hai criticato dicendo che tento sempre di fare la vittima ( che poi un giorno me lo dovrai spiegare quando faccio la vittima visto che io con i compagni di classe, soprattutto quelli come te, di certe cose non parlo mai)
gente come te la deve smettere.
Debora, proprio perché hai vissuto e stai vivendo una brutta esperienza che é la malattia...concentrati solo sulle persone che ti fanno star bene e non sprecare un solo minuto della tua vita dietro le persone negative.Purtroppo il mondo,pullula di persone insensibili e superficiali ma grazie a Dio c'è anche tanta brava gente...io posso capire la tua rabbia,perché alla tua età ho avuto un malato in famiglia e adesso che ho qualche anno in più di te mi ritrovo con un cancro...da quando l'ho scoperto continuo a ripetermi:come ho fatto a perdere tutti questi anni dietro certe persone?A prendermela tanto per le sciocchezze? Purtroppo siamo persone sensibili ed emotive e io capisco il tuo stato d'animo ma veramente ti dico:Lascia perdere e non prenderti il nervoso per persone che non meritano...un grosso augurio.
RispondiEliminaRossana