sette aprile
Il 7 aprile, da tre anni a questa parte è sempre stata per me una data da dimenticare. Un brutto giorno in cui la vita mi ha giocato molti scherzi infami.
Nel 2011, infatti, ho fatto la mia prima ecografia al collo che ha evidenziato quelle zone colorate, Quelle strane palline viola, verdi, rosse che apparivano sul display della macchina per l'ecografia. Quelle palline erano linfonodi reattivi.. Non avrebbero dovuto esserci tutti quei "colori".
Da quel giorno, con la mia migliore amica Alessandra fuori dalla sala d'attesa dell'ospedale e insieme a mia madre, ho capito che qualcosa in me si era inceppato. Qualcosa in me non stava andando come doveva. Il mio corpo mi stava tradendo. E da li, fino al 28 sarebbe iniziata la mia corsa verso la diagnosi finale.
Esattamente un anno dopo, appena quattro mesi dal il mio ultimo ricovero, è morta mia nonna.
Non so neanche spiegare la sensazione di vuoto che ho provato, la "freddezza" con cui ho affrontato tutto ciò... Si perché quando esci da determinate situazioni, quando hai sofferto cosi tanto, non hai piu la forza di stare male di nuovo.
ripeto sempre che sto piu male adesso di allora proprio perche non ho avuto il tempo di elaborare la perdita e di piangere abbastanza. Ero davvero come pietrificata. Tutto mi sembrava non farmi piu effetto. Le emozioni sia belle che brutte mi trapassavano completamente.
Quest anno, sono due anni che mia nonna è morta, tre da quella ecografia. E ieri sono stata al cimitero... Non si può descrivere la tristezza che solo adesso provo, e la difficoltà per me, andando sulla tomba anche degli altri miei nonni, di vedere il mio cognome su una lapide.. Soprattutto dopo avere passato un percorso come il mio.
Ma mi rendo conto che, anche se per me è difficile accettare la morte, è una tappa che fa parte della vita.. Da cui non si può scampare.
Perciò oggi si, è una giornata triste ma la vita va avanti. Domani ho il test d'ingresso a medicina e mi gioco Una parte importante della mia vita, dei miei sogni, sperando che chi mi vuole bene, da lassù, possa anche darmi una mano
Commenti
Posta un commento