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28 aprile 2011- 28 aprile 2014 ..... +3

sono tre anni esatti,oggi, che la mia vita è cambiata. completamente stravolta da un mostro che viene chiamato cancro ma  che col suo nome raccoglie tante altre definizioni per classificare questa bestia. il mio,porta il nome di chi lo ha scoperto.
oggi, mio caro signor Hodgkin, sono tre anni che ci conosciamo.

se con la mente torno indietro a quel momento vedo una ragazzina di 16 anni appena compiuti, l'età di una ragazzina qualunque che dovrebbe uscire la sera andando per le prime volte in discoteca, dovrebbe avere le prime cotte e i primi ragazzi con cui uscire, dovrebbe divertirsi con le amiche o giocare interminabili ore a pallavolo per sfogarsi e buttare via tutte le "stupide" preoccupazioni adolescenziali. no di certo stare seduta in un reparto di ematologia pediatrica ad ascoltare il verdetto della sua malattia.

da quel giorno quella ragazzina di 16 anni è dovuta crescere in una maniera paurosa. si è guardata allo specchio e  aveva perso tutta la fiducia che aveva nel suo giovane corpo che la stava tradendo per colpa di quei cazzutissimi linfonodi troppo grandi, quelle cellule impazzite senza un perchè, quella testa pelata che mai aveva pensato di poter avere, nemmeno da morta, quel fisico completamente devastato da quei farmaci che non potevi far altro che odiare perchè ti facevano essere nervosa, ti facevano ingrassare senza motivo, ti facevano vomitare per ore ed ore china sul bagno di casa desiderando solo che tutto questo fosse un incubo ma che infondo, sapevi ti avrebbero salvato la vita.

vedo una ragazzina chiusa in una stanza di ospedale, troppo debole per poter parlare o mangiare, troppo isolata dal resto del mondo.. la vedo mentre aspetta interminabili ore attaccata ad una flebo, mentre aspetta gli esami dell'ennesima TAC, mentre ascolta la radio in sala trattamento durante la somministrazione della radioterapia, tutta agganciata come un salame a quella specie di maschera blu.

vedo una persona che pensava di aver perso la gioia di vivere, il coraggio e la grinta ma che invece si è ritrovata con il quadruplo di queste ultime.

adesso?  vedo una ragazza di 19 anni, con gli occhi da grande; più grandi di lei per le lacrime e il dolore provato, che  ripensa alla ragazzina di 16 anni e  fa fatica ancora oggi a capire come caspita abbia fatto ad uscire da tutto questo, a rassegnarsi al fatto che non tutti i suoi compagni di percorso abbiano avuto la stessa possibilità di prendere a calci in faccia  il tumore. ma che in qualche modo, hanno vinto lo stesso.  ancora non so come ho fatto ad uscirne cosi forte e innamorata della vita dopo che proprio lei  mi ha tradita in questo modo!!
so solo che è cosi e dopo tre anni sono qui, un'altra persona.  che se dovessi scegliere di poter tornare indietro ed evitare tutto questo percorso difficile, sceglierei di rimanere al posto mio. infondo se sono la persona di oggi, è anche merito del signor Hodgkin. (  a cui per fortuna ho dato un bel calcio nel sedere sperando di non doverci più incrociare per strada.)

in questo arco di tempo ti accorgi che le cose sono cambiate e anche in meglio, ammazza se sono cambiate!
e ti accorgi che vivi la vita con un altro sapore, che qualsiasi cosa ti succeda, in confronto al cancro, ti fa un baffo. con questo non voglio dire che si diventa una specie di robot insensibili a qualsiasi emozione e fatto bello o brutto che ci succeda. semplicemente siamo in grado di capire meglio quando una cosa è più "stupida", "superficiale", rispetto ad un'altra.
in questo arco di tempo sono diventata una Donna. e nonostante siano passati tre anni, ricordo tutto il mio percorso per filo e per segno ma non mi spaventa. mi fa solo molto male ma anche tanto sorridere.. pensando a quando cercavo di vivere la mia vita comunque, nonostante le chemio, la fatica, i farmaci, la mia vita stravolta. quando condividevo con compagni/e di viaggio, gioie e paure.. come fossero amici di sempre.. infondo vuoi o non vuoi, ti ci affezioni. sono persone con cui condividi il periodo più forte della tua vita, quello in cui la lotta è davvero all'ordine del giorno.
in questi tre anni di conoscenza con il signor Hodgkin, tre anni passati a fare la guerra ai miei linfonodi impazziti, ho capito tante cose. ma quella più importate di tutte, è che ho cominciato a vivere sul serio.






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