tra gite e momenti di ansia si progetta il futuro.
è un po' che manco dal blog, colpa mia ma non è stato proprio un bel momento.
innanzitutto da lunedi scorso fino a sabato sono andata in gita scolastica a Vienna con la mia classe anche se non mi sono divertita e rilassata come avrei dovuto. i miei pensieri erano su altri problemi e su altre persone che mi avevano fatto del male e con cui avevo litigato abbastanza brutalmente in Italia. perciò mi spiace di aver fatto passare a me ed ai miei amici una gita non proprio piacevole.
ad ogni modo sabato sono tornata e a causa di tutto lo stress accumulato, sono finta al pronto soccorso per cinque ore di fila perchè ho cominciato a stare davvero male.
avevo vertigini soggettive forti, sensazione di testa vuota, ansia, male alla testa e malessere vario che non riuscivo a comprendere. ricordo solo di essermi riposata il pomeriggio tonata dal viaggio e di non essermi nemmeno accorta di dormire.. al risveglio ho visto solo tanti puntini neri e ho cominciato ad avere questi sintomi. in poche parole in ps mi hanno fatto palare con il neurologo che mi ha fatto fare una TAC alla testa per scrupolo. ovviamente tutto negativo. me la sono cavata solo con 10 gocce di en. e la raccomandazione di passare il prima possibile in ambulatorio per comprendere meglio l'origine della mia abituale emicrania e approfondire eventuali vertigini.
quindi si, è stata una partenza ed un rientro non proprio piacevoli senza contare che a me Vienna nemmeno è piaciuta. ma questo, è parere soggettivo.
tra 9 giorni mi tocca affrontare un test d'ingresso e sono agitata ma se non altro ho già capito eventualmente cosa andare a fare nel caso( abbastanza proabile) in cui non riesca a passare. è bello dopo aver passato momenti cosi difficili, poter programmare il proprio futuro.. sapere di avere un futuro è la cosa più bella. soprattutto dopo l'esperienza della malattia in cui un futuro se c'era era metà luce e metà buio separate da un'enorme incognita che non si sapeva come sarebbe andata a finire.
ora lo so che tutto è tornato al proprio posto e mi piace progettare quello che sarà della mia vita; del mio futuro.
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