Visualizzazioni totali

piccola riflessione...

oggi a scuola tra le altre materie, abbiamo fatto economia politica e ci siamo ritrovati a commentare una lettura del nostro libro che sembra trattare argomenti che interessano le ultime vicende economiche dell'italia.
la lettura in questione trattava della preoccupazione e, come stiamo vedendo in questi ultimi giorni, tal volta addirittura della disperazione che assale gli uomini e le donne che si trovano ad essere disoccupati o in cerca di lavoro.
avrete sentito sicuramente al telegiornale quante persone si sono già suicidate perchè hanno perso il loro lavoro o non riescono a trovarlo.. non so voi ma quando sento queste notizie non posso fare a meno si spegnere la tv per non rischiare di buttarla da una finestra.
ma io mi chiedo, ma bisogna necessariamente aver provato a rischiare la vita a causa di un tumore o cos'altro per capire che la vita non si butta via cosi? siamo davvero arrivati ad un punto di non ritorno in cui l'economia va talmente male da indurre al suicidio la gente?
probabilmente si.
ma la colpa non è solo dell'economia ma anche degli italiani stessi. ma dico: ma come cazzo si fa ad ammazzarsi perchè abbiamo perso il lavoro o perchè non riusciamo a trovare un'occupazione?
dov'è finito il valore vero della vita? abbiamo talmente tanta paura di diventare poveri e senza più un becco di quattrino che piuttosto ci ammazziamo.. ormai è diventata questa la realtà.
e si che io, essendo volontaria di croce rossa e operando nel sociale ne vedo di gente povera in giro per la città e la ammiro molto di più di chi per paura di finire come loro si ammazza.
anche io da ragazza giovane che tra qualche anno si avventurerà ( spero) negli studi universitari di medicina sono preoccupata per la sorte di questa italia perchè è cosi, ho paura di dover pesare troppo sulla mia famiglia per sei anni, ho paura una volta laureata di non trovare immediatamente lavoro, ho tenuto in considerazione perfino l'ipotesi di non riuscire ad entrare a medicina e di andare magari a fare qualche altra laurea nell'ambito socio- sanitario ma di certo non mi abbatto, inseguo i miei obbiettivi ed i miei sogni  e se un giorno non dovessi arrivare a fare il lavoro che mi ero prefissata di fare non importa...
perchè è anche questo il problema degli italiani.. vogliono fare solo quello che fa comodo e che piace a loro. giusto, ma in questi tempi critici tanto vale smettere di essere ambiziosi e cercare di accettare anche quei lavori che spesso lasciamo solo ai marocchini e agli stranieri ( che sotto questo punto di vista sono più intelligenti di noi!) ma che almeno ci possono permettere un minimo di dignità.
in conclusione,  smettetela di pensare al suicidio e cazzate varie che la vita è molto più preziosa di un conto corrente in banca!

Commenti

Post più popolari