quando ammalarsi o no di cancro può diventare una scelta..
in questi giorni sicuramente avrete sentito alla televisione del ciclone che si è abbattuto sull'ILVA ..
poche settimane fa avevo visto per caso una puntata di verissimo su canale cinque in cui un padre ed una figlia ex abitanti del quartiere in cui sorge l'ILVA sono stati intervistati e si sono lamentati dei gravi effetti che i fumi che emette questa grande azienda provocano. ( vi lascio il link del video, andate a 00:53:00 e guardatevi l'intervista.
in più, se avete voglia vi invito anche a leggervi questo articolo http://www.corriere.it/inchieste/a-taranto-vita-impossibile-veleni-ilva-/86ea73ec-07e8-11e2-9bec-802f4a925381.shtml
non riesco a capire perchè si ostinano a tenere aperta una azienda che nuoce alla salute non solo degli abitanti del quartiere ma anche, immagino, degli operai e di chi ci lavora.
per carità, so che c'è talmente tanta crisi che si ha veramente paura all'idea di poter perdere un lavoro ma come si fa a mettere il lavoro davanti alla salute?
si dice che un malato di cancro non abbia scelta.. ed è vero ma in certi casi è buon senso evitare di stare a contatto con qualcosa di potenzialmente pericoloso per la salute e di conseguenza diminuire almeno i possibili rischi..
io sono dell'opinione che quell'azienda andrebbe chiusa.
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