follow up #3 (parte seconda)
sta mattina sono stata nuovamente in ospedale per l'ecografia al collo che non erano riusciti a mettere lo stesso giorno del prelievo ed esami vari lo scorso 24 settembre.
cosi sono passata prima in day hospital a prendere la mia cartella che ormai da quanti esami contiene, è alta mezzo metro e pesa mezzo quintale e sono andata a fare questa benedetta ecografia.
cosi sono passata prima in day hospital a prendere la mia cartella che ormai da quanti esami contiene, è alta mezzo metro e pesa mezzo quintale e sono andata a fare questa benedetta ecografia.
come al solito c'è questa ciste alla tiroide di pochi millimetri causata dalla radioterapia e qualche linfonodo di tipo reattivo, il più grande dei quali misura 4 mm.
BENEDETTISSIMI LINFONODI, MA PERCHE' UNA VOLTA TANTO NON POTETE STARVENE BUONI BUONI??
comunque, le dottoresse dicono che è normale che a volte queste ghiandole si ingrossino di poco, l'importante è che l'emocromo ( che è perfetto :DD) sia a posto.
nei 10 minuti in cui sono entrata in day hospital per prendere la cartella, ho anche rivisto la mia insegnate di inglese del progetto "scuola in ospedale" che l'anno scorso, ricominciate le scuole, mi ha fatto qualche lezione per cercare di non rimanere indietro con il programma e mi ha fatto piacere sentire che mi trova bene e che è sempre disponibile nel caso abbia bisogno di qualche ripetizione gratis.
intanto in questi giorni sto cominciando a portarmi avanti con lo studio per sostenere l'esame di volontario di croce rossa che ormai è tra qualche settimana. oggi, mercoledì e sabato infatti, ho le ultime lezioni.
lunedì scorso abbiamo parlato della clown terapia ed è stato un argomento molto toccante soprattutto per me.
ci hanno mostrato un video riguardante la clown terapia nei reparti di pediatria e mi sono sentita male davvero. sto cercando di non lasciarmi influenzare troppo da quello che mi è successo per questo nuovo progetto a cui tengo davvero tanto ma non nascondo che è stata una lezione molto pesante, mi veniva a piangere mentre parlavano delle emozioni forti che si provano quando si entra nel reparto di ematologia e si cerca di far spuntare un sorrisino anche dei più piccoli, sui visi dei bambini che di sorridere in momenti come questi, molte volte non ci riescono.
quando allora mi sento cosi coinvolta in certi discorsi, cerco di mantenere la calma e la fermezza e ricordarmi la motivazione forte per la quale sono entrata in croce rossa. di momenti di disagio come questi ce ne saranno altri e sono convinta che la forza che ci metterò nell'affrontarli sarà molto grande.. ma non impossibile. anche se questo vorrà dire prestare delle volte servizio in quel reparto dell'undicesimo piano in cui ho lasciato 8 mesi della mia vita.
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